La spiccata tendenza verso il minimalismo e la semplicità delle forme che ha invaso l’interior design negli ultimi anni hanno generato un forte interesse verso le Porte a vetro

come uno dei materiali protagonisti dello stile abitativo contemporaneo, di grande impatto estetico ma anche estremamente funzionale. Le porte in vetro per interni sono diventate, dunque, sempre più diffuse nella valorizzazione degli ambienti. Ad una o più ante, a battente o scorrevole, questi infissi sono molto versatili e perfetti per qualunque tipologia di arredo. Scopriamoli meglio!

 La bellezza ed eleganza delle porte in vetro per interni Il vetro è un materiale perfetto per creare porte per interni semplici, lineari e minimaliste, dall’aspetto estremamente elegante  in grado di donare un forte  scenografico all’ambiente in cui sono collocate  Nella versione completamente trasparente possono essere utilizzate come pareti divisorie tra una stanza e un’altra, donando luce e creando un dialogo tra ambienti comunicanti come, ad esempio, cucina e soggiorno, per un ambiente open space ogni volta che lo si desidera.

Se un’intera parete divisoria può non sembrare la soluzione più adatta a noi, si può optare per la porta standard la quale contribuisce comunque a creare grande comunicazione tra gli ambienti grazie alle trasparenze. Una soluzione minimale che può creare maggiore o minore privacy grazie ai numerosi effetti disponibili. Gli infiniti effetti delle porte in vetro per interni Le porte in vetro per interni sanno essere molto versatili proprio perché possono realizzate con molteplici effetti diversi

dall’opaco al sabbiato, dal satinato al verniciato colorato oppure decorato con incisioni superficiali o, ancora, con serigrafie a disegni. E per chi non ama l’effetto estremamente pulito e lineare della porta a tutto vetro, può scegliere tra numerose alternative: esistono, infatti, modelli con il telaio in alluminio, per un effetto moderno e leggero, oppure in legno naturale, per un risultato più classico o, ancora, in legno laccato, per un tocco moderno e contemporaneo.

Insomma, le possibilità con le porte in vetro per interni sono praticamente infinite e la scelta è veramente vasta, basterà scegliere quella che meglio si abbina all’interior design della nostra casa per donare un effetto assolutamente particolare agli ambienti. Non solo bello Le porte in vetro per interni non sono solo belle e funzionali ma anche sicure. Le moderne tecniche di lavorazione del vetro lo rendono, infatti, estremamente resistente nel contrastare urti e graffi.

 Il vetro temperato, ad esempio, è costituito da due lastre di vetro accoppiate tra cui è interposto un sottile film plastico, molto resistente, che rende il vetro duro ed evita che si frantumi in pericolose schegge in caso di rottura. Scopri le infinite possibilità di arredo delle porte in vetro per interni da Spazio 4 Serramenti Vieni a scoprire tutta la bellezza e il fascino delle porte in vetro per interni da Spazio 4 Serramenti.

Il nostro staff saprà consigliarti l’infisso perfetto per valorizzare al massimo i tuoi ambienti. Alla vendita di prodotti come infissi e serramenti, Spazio 4 Serramenti affianca un attento servizio di assistenza post vendita nell’ottica del raggiungimento della completa soddisfazione della nostra clientela, il nostro successo più importante.

Per la nostra azienda la fase di post vendita riveste un ruolo importante tanto quanto la fase iniziale: nessuno viene “abbandonato” dopo aver acquistato porte, finestre o altri serramenti. Il nostro obiettivo è di svolgere un accurato e celere lavoro di assistenza diventando un punto di riferimento per ogni cliente in cerca di chiarezza, disponibilità e affidabilità.


Link Utili:

Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono solidi amorfi, dunque non possiedono un reticolo cristallino ordinato, ma una struttura disordinata e rigida composta da atomi legati covalentemente; tale reticolo disordinato permette la presenza di interstizi in cui possono essere presenti impurezze, spesso desiderate, date da metalli.
Inoltre i suddetti vetri potrebbero essere ottenuti a partire da qualunque liquido, attraverso un rapido raffreddamento che non dia alle strutture cristalline il tempo di formarsi. Nella pratica, hanno la possibilità di solidificare sotto forma di vetro solo i materiali che abbiano una velocità di cristallizzazione molto lenta, come ad esempio l’ossido di silicio (SiO2), il diossido di germanio (GeO2), l’anidride borica (B2O3), l’anidride fosforica(P2O5), l’anidride arsenica (As2O5). (Wikipedia)

Taglio

Il taglio di piccoli pezzi può essere eseguito a mano con strumenti appositi, ma in generale viene eseguito da un banco di taglio, un macchinario a controllo numerico che presenta un piano fisso, solitamente vellutato e con fori per generare un cuscino d’aria (utile per lo spostamento del vetro), che viene chiamato anche “pantografo”. Sopra di questo vi è un ponte mobile che tramite un tagliavetro fornito di rotella in carburo di tungsteno o widia o diamante sintetico pratica incisioni sul vetro a seconda della programmazione eseguita tramite un software chiamato “ottimizzatore”, che previo inserimento misura delle lastre come giacenza di magazzino, inserendo le misure da tagliare; il software ottimizzatore è implementato affinché ottimizzi il taglio, evitando al minimo lo sfrido. I vetri tagliati in questo modo verranno poi troncati da un addetto con l’ausilio del banco di taglio. È opportuno in fase di programmazione (se si lavora su grandi lastre) impostare dei tagli verticali sulla lastra in modo che sia più semplice lavorare su due parti più piccole in fase di apertura dei vetri.
Per i vetri laminati stratificati il taglio viene eseguito sia sulla parte superiore della lastra, sia sulla parte sottostante alla parte superiore della stessa, visto che sono due vetri accoppiati, mentre il film polimerico che tiene accoppiate le due lastre (in PVB o polivinilbutirrale) viene generalmente tagliato usando un cutter o imbevendolo di alcool etilico. Nei moderni macchinari, oltre al taglio simultaneo delle due lastre di vetro, c’è anche una resistenza a scomparsa, che scioglie il PVB permettendo l’apertura del taglio. (Wikipedia)

Molatura del vetro

Il vetro tagliato presenta un bordo particolarmente tagliente e irregolare, che viene eliminato tramite un’operazione di molatura (eseguita manualmente o da macchinari CNC) che asporta e uniforma il bordo del vetro in modi diversi, a seconda della lavorazione voluta:

  • filo lucido tondo: il bordo risulta arrotondato e lucido, il grado di lavorazione è elevato;
  • filo lucido piatto: il bordo risulta lucido e perpendicolare alla superficie ma la congiunzione viene smussata a 45°; anche qui si ha un grado di lavorazione elevato;
  • filo grezzo: come il filo lucido, con l’eccezione che il bordo non risulta lucido ma opaco e presenta una rugosità maggiore;
  • bisellatura: i bordi del vetro vengono molati per 10–40 mm di altezza per un angolo di circa 7 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso.

La molatura del bordo viene anche effettuata occasionalmente per ragioni di costo soprattutto su vetri colorati per limitare il fenomeno dello choc termico anche se per questo fenomeno è consigliata la tempera della lastra.

Foratura

Il vetro può essere forato al trapano con apposite punte diamantate, adeguatamente refrigerate con getto continuo d’acqua. La foratura può essere eseguita da trapani per vetro manuali monotesta o doppiatesta o a controllo numerico. I fori non devono essere troppo vicini al bordo (a seconda anche dello spessore del vetro) per evitare rotture dovute alle tensioni interne del pezzo. Nuovi macchinari permettono di forare con un particolare tipo di sabbia miscelata ad acqua (waterjet). (Wikipedia)

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