Vetreria Crema

Vetreria Crema è una vetreria storica per la lavorazione del vetro dove potrete trovare direttamente a prezzi molto competitivi Box Doccia, Doppi vetri, Porte in vetro, Vetri temperati, Antisfondamento e Antinfortunistico.

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Vetreria Crema

Esiste un materiale che ha una lunga storia e durante la quale fino ai tempi odierni è utilizzato e sfruttato in differenti modalità, in particolare con l’arrivo di nuove mode e tendenze, oltre che da un punto di vista di utilità. Stiamo parlando del vetro, che attraverso gli studi fatti e le prove effettuate, ha trovato applicazione sia per utensili di uso quotidiano, sia nel mondo dell’arredamento interno, come anche nell’uso per porte, finestre e vetrate che siano abitazioni private o uffici pubblici. In passato esistevano le botteghe: piccoli locali dove vi lavorava un artigiano, con a volte l’aiuto di qualche apprendista, che maneggiava e utilizzava questo materiale, al servizio dei suoi clienti e secondo le tecniche di uso e lavorazione conosciute. Ma, come dicevamo inizialmente, la richiesta di qualcosa di nuovo e diverso, i nuovi gusti, e la ricerca di una maggiore funzionalità e resistenza, hanno indotto a capire maggiormente come aumentare le potenzialità dell’utilizzo del vetro. Ed ecco che le piccole botteghe si trasformano in veri e propri laboratori, aumentano le competenze, grazie a dei percorsi di studio ben più specifici e pertanto si arriva a parlare adesso della Vetreria Crema.

IL LUOGO DELLA LAVORAZIONE

È nella Vetreria Crema che avviene quel processo di lavorazione del vetro che permette di avere quella vasta scelta tra oggetti, forme di illuminazione, aperture interne ed esterne, specchi e tante altre soluzioni che soddisfano quelle che sono le esigenze di vario genere. In Vetreria Crema, il processo di lavorazione del vetro non è sempre allo stesso modo, nel senso che si tende generalmente a fare una distinzione tra due tecniche principali: quella che produce lastre di vetro e la tecnica che invece curva il vetro, nel caso di oggetti di vario genere. Tutto deriva dalla materia prima, la sabbia silicea, insieme ad altri componenti chimici, che viene fusa, tramite delle apposite fornaci e in seguito raffreddata e lavorata. Non dobbiamo però dimenticare, che grazie al processo di raccolta differenziata, c’è appunto un riciclo del vetro, i cui frammenti vengono selezionati per essere di nuovo reimmessi nella fase di fusione, raffreddamento e lavorazione. Quest’ultimo processo, comporta certamente meno costi da un punto di vista energetico, per la Vetreria Crema che non dovrà partire dalla lavorazione della sabbia silicea, ma si troverà già un passaggio effettuato, grazie al metodo di riciclo del vetro. E si chiama ialurgia, nel gergo tecnico, il processo di produzione e lavorazione del vetro.

GLI ARTICOLI PRODOTTI

Possiamo quindi andare nello specifico ed elencare in generale, tutti i prodotti che ormai ogni Vetreria Crema è in grado di realizzare: – Oggetti in vetro per arredi – Box doccia – Vetri blindati – Vetri temperati – Specchi – Vetri stratificati – Decorazioni su vetro – Porte e porte scorrevoli Conta perciò l’ottima manualità del personale addetto insieme al rispetto di determinate norme e processi che devono comunque garantire la qualità del prodotto, oltre che la resistenza e la durata nel tempo. Infatti ormai la Vetreria Crema, si avvale dell’ottenimento di diverse certificazioni come ad esempio la ISO 9001 o quella 14001 e comunque tenendo conto di quelle che sono le linee guida Europee, come la Direttiva 2004/22 CE. Oltretutto il lavoro che avviene in Vetreria Crema permette di ottenere dei prodotti anche di diverso colore: il vetro ormai non lo si intende più solo come trasparente: l’aggiunta di elementi chimici nella fase di fusione permette di ottenere delle varianti di colore che soprattutto nel mondo dell’oggettistica e dell’arredamento trova molte richieste. Il mercato del vetro è ormai abbastanza competitivo, pertanto ogni buona Vetreria Crema, si impegnerà a offrire un servizio e un prodotto di alta qualità, nel rispetto delle norme e riuscendo anche ad ottenere il giusto rapporto qualità-prezzo.

I RUOLI NELLA Vetreria Crema

All’interno di un laboratorio di Vetreria Crema, lavorano dei professionisti; persone specializzate in determinate mansioni che sono in grado di realizzare articoli presenti nelle nostre case o luoghi di lavoro. Per intraprendere questo tipo di professione è necessario avere di base una buona dose di passione e contemporaneamente intraprendere già nell’età del liceo degli studi specifici. Infatti è consigliabile frequentare l’Istituto d’Arte, il quale permette di fornire una buona preparazione di base, consentendo una buona conoscenza di aritmetica, geometria e conoscenza dei materiali, così da formare la persona verso poi dei percorsi lavorativi come nel caso del vetraio. Infatti terminata la scuola, poi è importante intraprendere un percorso di apprendistato che permetterà di acquisire una buona manualità e comunque di afferrare i trucchi del mestiere che daranno quel qualcosa in più, nel momento in cui si andrà a lavorare il vetro. In una Vetreria Crema possiamo individuare differenti mansioni: – Chi alimenta i forni – Intagliare il vetro – Rifinire il vetro – Molatore – Chi si occupa della decorazione Delle mansioni viste si può ben capire quanto sia necessaria una specifica preparazione e ottime qualità di precisione.

IL VETRO NELLE SUE VARIETA’

Visto la composizione del vetro, derivante dalla sabbia silicea, con l’aggiunta di alcune componenti chimiche, questo fase di processo permette di ottenere diverse varietà; queste poi permetteranno un uso e una realizzazione di prodotti diversi che vanno a conquistare i gusti della clientela di ogni Vetreria Crema. Possiamo in breve distinguere e descrivere i principali diversi tipi di vetro: – Vetro bianco: generalmente utilizzato per i domestici o da ornamento ed è trasparente; – Vetro di Boemia: ha una buona resistenza, in particolare alle alte temperature ed è utilizzato per oggetti di laboratorio, tubi particolari o cristallerie; – Vetri colorati: ottenuti aggiungendo dei coloranti durante il processo di fusione; – Vetro di sicurezza: ottenuto mediante un processo particolare che permette un’ottima resistenza agli urti e nel caso di rottura non presenta angoli taglienti; – Vetri fotocromatici: che hanno la caratteristica di cambiare colore quando sono esposti alla luce del sole, funzionando da filtro. Ma non sono solo queste le varianti, perché si può parlare di vetro antiriflesso, antico, retinato, vetroceramica, vetro cristallo, vetro lamellare, opaco, satinato, ottico e molti altri.

UN ALTRO SIGNIFICATO

Quando parliamo di Vetreria Crema, non dobbiamo solo intendere un laboratorio, nel quale viene lavorato e prodotto il vetro in diverse forme e generi. Questo termine, può anche essere inteso come quell’insieme di utensili e apparecchiature che trovano il loro utilizzo nei laboratori chimici. C’è un motivo ben preciso dell’utilizzo del vetro in questo genere di laboratori: esso risulta inalterabile e quindi non ha nessun effetto qualsiasi sia il tipo di azione da parte di agenti chimici.

E, le sostanze contenute in questi recipienti non potranno subire eventuali alterazioni. Generalmente il tipo di vetro utilizzato viene denominato Pyrex, poiché più resistente al calore rispetto al vetro normale. Viene preferito anche perché essendo trasparente, permette di vedere le sostanze contenute e quindi osservare dall’esterno le possibili reazioni chimiche e monitorarle. L’unico svantaggio potrebbe essere rappresentato da una certa fragilità e nel caso di rottura, del suo essere tagliente.

I TIPI DI Vetreria Crema UTILIZZATI

Nei laboratori chimici possiamo anche fare delle distinzioni sulla Vetreria Crema utilizzata: – Provette: hanno la forma di un tubo sottile, con lunghezza e diametro diversi e vengono utilizzate per immetterci delle piccole dosi di liquido di vario tipo per osservarne le reazioni al contatto con agenti chimici; – Cilindri: hanno la forma da cui prendono il nome e di solito sono utilizzati per travasare dei liquidi, in quanto dotati di un beccuccio; – Pipette: sono di varia forma e capacità e consentono il prelievo di liquidi e una successiva erogazione; – Palloni: hanno forma sferica e un’estremità a collo lungo e servono per consentire ai liquidi di raggiungere l’ebollizione; – Becher: sono contenitori di varia forma e capacità e vengono utilizzati per usi comuni e vari. Ma ce ne sono molti altri tipi come nel caso di flaconi, essiccatori, cristallizzatori o contagocce. Grazie a queste distinzioni che abbiamo fatto possiamo intuire quanto sia ampio e vario il mondo della lavorazione del vetro.

CONCLUSIONI

Se facessimo anche una semplice ricerca sul web, utilizzando il termine Vetreria Crema, avremmo la possibilità di venire a conoscenza di laboratori ormai specializzati nella lavorazione del vetro.

Non solo riguardo ad articoli di uso comune o di lastre di vetro per le classiche finestre o porte.

Parliamo anche di prodotti di una certa raffinatezza: quanto può abbellire una qualsiasi camera della nostra abitazione un oggetto, un vaso in vetro e magari anche ben decorato? Conta la forma, i colori e certamente anche la qualità e un lavoro fatto nei dettagli che denota appunto la capacità di chi lavora dentro una Vetreria Crema. Ormai si fa anche attenzione al concetto di migliorare la vivibilità delle persone: come nel caso dei vetri temperati che permettono anche isolamento termico e quindi anche un maggiore risparmio energetico. O la questione della sicurezza: nel caso della produzione di vetri resistenti agli urti e nel caso di frantumazione, avere uno smussamento degli angoli che evita pericoli nel caso venisse a colpire le persone. Ogni Vetreria Crema che lavora in modo professionale è sicuramente attenta a queste situazioni e cerca sempre di stare un passo avanti grazie allo sviluppo della tecnologia per garantire sempre ottima qualità.


 

Forse non sapevate che:

Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione.[7] I vetri sono solidi amorfi[8], dunque non possiedono un reticolo cristallino ordinato, ma una struttura disordinata e rigida composta da atomi legati covalentemente; tale reticolo disordinato permette la presenza di interstizi in cui possono essere presenti impurezze, spesso desiderate, date da metalli.
Inoltre i suddetti vetri potrebbero essere ottenuti a partire da qualunque liquido, attraverso un rapido raffreddamento che non dia alle strutture cristalline il tempo di formarsi. Nella pratica, hanno la possibilità di solidificare sotto forma di vetro solo i materiali che abbiano una velocità di cristallizzazione molto lenta, come ad esempio l’ossido di silicio (SiO2), il diossido di germanio (GeO2), l’anidride borica (B2O3), l’anidride fosforica (P2O5), l’anidride arsenica (As2O5).

Taglio

Il taglio di piccoli pezzi può essere eseguito a mano con strumenti appositi, ma in generale viene eseguito da un banco di taglio, un macchinario a controllo numerico che presenta un piano fisso, solitamente vellutato e con fori per generare un cuscino d’aria (utile per lo spostamento del vetro), che viene chiamato anche “pantografo”. Sopra di questo vi è un ponte mobile che tramite un tagliavetro fornito di rotella in carburo di tungsteno o widia o diamante sintetico pratica incisioni sul vetro a seconda della programmazione eseguita tramite un software chiamato “ottimizzatore”, che previo inserimento misura delle lastre come giacenza di magazzino, inserendo le misure da tagliare; il software ottimizzatore è implementato affinché ottimizzi il taglio, evitando al minimo lo sfrido. I vetri tagliati in questo modo verranno poi troncati da un addetto con l’ausilio del banco di taglio. È opportuno in fase di programmazione (se si lavora su grandi lastre) impostare dei tagli verticali sulla lastra in modo che sia più semplice lavorare su due parti più piccole in fase di apertura dei vetri.
Per i vetri laminati stratificati il taglio viene eseguito sia sulla parte superiore della lastra, sia sulla parte sottostante alla parte superiore della stessa, visto che sono due vetri accoppiati, mentre il film polimerico che tiene accoppiate le due lastre (in PVB o polivinilbutirrale) viene generalmente tagliato usando un cutter o imbevendolo di alcool etilico. Nei moderni macchinari, oltre al taglio simultaneo delle due lastre di vetro, c’è anche una resistenza a scomparsa, che scioglie il PVB permettendo l’apertura del taglio.

Molatura

Molatura del vetro

Il vetro tagliato presenta un bordo particolarmente tagliente e irregolare, che viene eliminato tramite un’operazione di molatura (eseguita manualmente o da macchinari CNC) che asporta e uniforma il bordo del vetro in modi diversi, a seconda della lavorazione voluta:[29]

  • filo lucido tondo: il bordo risulta arrotondato e lucido, il grado di lavorazione è elevato;
  • filo lucido piatto: il bordo risulta lucido e perpendicolare alla superficie ma la congiunzione viene smussata a 45°; anche qui si ha un grado di lavorazione elevato;
  • filo grezzo: come il filo lucido, con l’eccezione che il bordo non risulta lucido ma opaco e presenta una rugosità maggiore;
  • bisellatura: i bordi del vetro vengono molati per 10–40 mm di altezza per un angolo di circa 7 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso.

La molatura del bordo viene anche effettuata occasionalmente per ragioni di costo soprattutto su vetri colorati per limitare il fenomeno dello choc termico anche se per questo fenomeno è consigliata la tempera della lastra.

Foratura

Il vetro può essere forato al trapano con apposite punte diamantate, adeguatamente refrigerate con getto continuo d’acqua. La foratura può essere eseguita da trapani per vetro manuali monotesta o doppiatesta o a controllo numerico. I fori non devono essere troppo vicini al bordo (a seconda anche dello spessore del vetro) per evitare rotture dovute alle tensioni interne del pezzo. Nuovi macchinari permettono di forare con un particolare tipo di sabbia miscelata ad acqua (waterjet).

Da Vetreria Crema operiamo Tagli, vetro e specchi su Misura per tutte le vostre esigenze e molto altro ancora, vi aspettiamo!