Le porte antisfondamento con Vetro antisfondamento offrono luminosità agli ambienti (ville, uffici, studi di professionisti) con prestazioni anti intrusione di alto livello
infatti, i blindati sono certificati classe 3 anti effrazione mentre nella versione con chiusura sono certificati in classe 4 Le porte blindate sono fornite con vetro blindato antisfondamento stratificato più vetro camera ( caratteristiche tecniche: 8+8 esterno, camera 9 mm + basso emissivo 3+3,
Spessore totale 32/33 mm), per coniugare resistenza allo scasso e tenuta termica anti condensa. Le porte Blindate con vetro Glass Plus possono essere personalizzate con differenti dimensioni della finestratura (la misura massima di vetro per un portoncino 90×210 è pari a 50 cm in larghezza e 170 cm in altezza).
Si possono realizzare varie forme di svetratura Quadrata, rettangolare, ad arco anche a forma di oblò ed è possibile avere anche 2 o più finestrature all’interno della stessa porta Scegliendo uno dei nostri pannelli lavorati è possibile sfinestrare qualsiasi parte della lavorazione del pannello
per ottenere una porta dal design moderno ed esclusivo e che sappia illuminare con luce naturale l’ingresso della casa. I vetri blindati antisfondamento, possono essere forniti in versione opaca, trasparente, verniciata o con disegni stilizzati sabbiati all’interno del vetro. Il Vetro antisfondamento per portoncini blindati vetrati possono essere implementati anche con una moderna grata tagliata al laser da un foglio di ferro di 8 millimetri di spessore, zincata e successivamente verniciata nelle tinte RAL. L’effetto scenografico è assicurato, dal punto di vista della sicurezza non incide sulle prestazioni anti effrazione poiché il vetro blindato antisfondamento è sufficiente da solo per resistere ai tentativi di scasso
Le abitazioni contemporanee sono guidate dalle regole dello stile e del design A volte si tratta materiali e di colore altre osserviamo delle rivisitazioni in chiave moderna di mode passate, alcune volte invece, le innovazioni sono talmente radicali da influenzare elementi della casa, trasformandoli in oggetti di arredo.
Dotarsi della porta blindata con vetro antisfondamento è considerato uno standard e la ragione per cui optiamo per una porta di sicurezza antieffrazione è chiara. E’ meno scontato richiedere alla porta blindata di assumere una forma ed una funzione aggiuntiva. Una porta blindata diventa pura elemento di arredo quando appartiene in tutto e per tutto allo stile della casa.
Per questo motivo le porte blindate installate con vetro antisfondamento stanno attraversando, ormai da qualche anno, un processo di rinnovamento che le ha rese, non solo affidabili ma anche belle e di design, diventando non più un elemento da nascondere ma che fornisce valore alla casa e al variare dello stile le blindate possono scomparire nel muro oppure integrarsi perfettamente nella boiserie
Con il Vetro antisfondamento raso muro, invisibile, perfettamente complanare alla parete interna. Nessuna parte metallica in vista, la porta plana muro è rivestita internamente con un pannello verniciabile come la parete. Linee essenziali per un mimetismo perfetto. Serratura ad ingranaggi con trappola anti effrazione cilindro R7 Extra certificato kit CE con abbattimento termico e acustico certificato cerniere a scomparsa protezione antitrapano modanature anta in acciaio.
Link Utili:
Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono solidi amorfi, dunque non possiedono un reticolo cristallino ordinato, ma una struttura disordinata e rigida composta da atomi legati covalentemente; tale reticolo disordinato permette la presenza di interstizi in cui possono essere presenti impurezze, spesso desiderate, date da metalli.
Inoltre i suddetti vetri potrebbero essere ottenuti a partire da qualunque liquido, attraverso un rapido raffreddamento che non dia alle strutture cristalline il tempo di formarsi. Nella pratica, hanno la possibilità di solidificare sotto forma di vetro solo i materiali che abbiano una velocità di cristallizzazione molto lenta, come ad esempio l’ossido di silicio (SiO2), il diossido di germanio (GeO2), l’anidride borica (B2O3), l’anidride fosforica(P2O5), l’anidride arsenica (As2O5). (Wikipedia)
Taglio
Il taglio di piccoli pezzi può essere eseguito a mano con strumenti appositi, ma in generale viene eseguito da un banco di taglio, un macchinario a controllo numerico che presenta un piano fisso, solitamente vellutato e con fori per generare un cuscino d’aria (utile per lo spostamento del vetro), che viene chiamato anche “pantografo”. Sopra di questo vi è un ponte mobile che tramite un tagliavetro fornito di rotella in carburo di tungsteno o widia o diamante sintetico pratica incisioni sul vetro a seconda della programmazione eseguita tramite un software chiamato “ottimizzatore”, che previo inserimento misura delle lastre come giacenza di magazzino, inserendo le misure da tagliare; il software ottimizzatore è implementato affinché ottimizzi il taglio, evitando al minimo lo sfrido. I vetri tagliati in questo modo verranno poi troncati da un addetto con l’ausilio del banco di taglio. È opportuno in fase di programmazione (se si lavora su grandi lastre) impostare dei tagli verticali sulla lastra in modo che sia più semplice lavorare su due parti più piccole in fase di apertura dei vetri.
Per i vetri laminati stratificati il taglio viene eseguito sia sulla parte superiore della lastra, sia sulla parte sottostante alla parte superiore della stessa, visto che sono due vetri accoppiati, mentre il film polimerico che tiene accoppiate le due lastre (in PVB o polivinilbutirrale) viene generalmente tagliato usando un cutter o imbevendolo di alcool etilico. Nei moderni macchinari, oltre al taglio simultaneo delle due lastre di vetro, c’è anche una resistenza a scomparsa, che scioglie il PVB permettendo l’apertura del taglio. (Wikipedia)
Molatura del vetro
Il vetro tagliato presenta un bordo particolarmente tagliente e irregolare, che viene eliminato tramite un’operazione di molatura (eseguita manualmente o da macchinari CNC) che asporta e uniforma il bordo del vetro in modi diversi, a seconda della lavorazione voluta:
- filo lucido tondo: il bordo risulta arrotondato e lucido, il grado di lavorazione è elevato;
- filo lucido piatto: il bordo risulta lucido e perpendicolare alla superficie ma la congiunzione viene smussata a 45°; anche qui si ha un grado di lavorazione elevato;
- filo grezzo: come il filo lucido, con l’eccezione che il bordo non risulta lucido ma opaco e presenta una rugosità maggiore;
- bisellatura: i bordi del vetro vengono molati per 10–40 mm di altezza per un angolo di circa 7 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso.
La molatura del bordo viene anche effettuata occasionalmente per ragioni di costo soprattutto su vetri colorati per limitare il fenomeno dello choc termico anche se per questo fenomeno è consigliata la tempera della lastra.
Foratura
Il vetro può essere forato al trapano con apposite punte diamantate, adeguatamente refrigerate con getto continuo d’acqua. La foratura può essere eseguita da trapani per vetro manuali monotesta o doppiatesta o a controllo numerico. I fori non devono essere troppo vicini al bordo (a seconda anche dello spessore del vetro) per evitare rotture dovute alle tensioni interne del pezzo. Nuovi macchinari permettono di forare con un particolare tipo di sabbia miscelata ad acqua (waterjet). (Wikipedia)
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